Scuola meridionale. Metà del XVIII secolo
Ritratto di Michele Mazzarino (1605-1648)
Olio su tela
98,5x73 cm
Elementi distintivi:
etichette "SDPH ILLEGGIBILE", "SGAS 1997/0519", "Roux Italia 1578", "Ata Hotels 207917", "SGAS 4219"
Stato di conservazione. Supporto: 50% (rintelo, telaio sostituito)
Stato di conservazione. Superficie: 40% (amplissime ridipinture, estese al volto; la compromissione operata dal restauro è tale da aver reso persino antianatomiche alcune parti del corpo, come la mano)
98,5x73 cm
Elementi distintivi:
etichette "SDPH ILLEGGIBILE", "SGAS 1997/0519", "Roux Italia 1578", "Ata Hotels 207917", "SGAS 4219"
Stato di conservazione. Supporto: 50% (rintelo, telaio sostituito)
Stato di conservazione. Superficie: 40% (amplissime ridipinture, estese al volto; la compromissione operata dal restauro è tale da aver reso persino antianatomiche alcune parti del corpo, come la mano)
Michele Mazzarino, fratello minore del celebre statista Giulio Mazzarino, fu cardinale e teologo, fu eletto da papa Urbano VIII maestro del Sacro Palazzo nel 1643, dopo essersi ritirato dalla competizione per la carica di maestro generale dei Predicatori l'anno precedente. Per intercessione del fratello, ottenne da Luigi XIV la carica di viceré di Catalogna nel 1647.
Conservata in cornice moderna, l'opera fa parte di un piccolo gruppo di ritratti di eccIesiastici legati all'ordine dominicano, tutti realizzati con lo stesso stile. Tra questi, uno raffigura papa Benedetto XIII prima della ascensione al soglio pontificio (1724); un secondo raffigura un notabile morto nel 1744: queste date posso fornire, almeno a larghe maglie, gli estremi per la realizzazione del nucleo. L'opera è stata attribuita, dalle ricerche svolte dalla Soprintendenza di Messina, ad un ignoto pittore siciliano del XVIII secolo.
Ad integrazione delle note conservative sopra riportate, redatte nel 2015, nei sopralluoghi svolti nel luglio e ottobre 2021 sono stati osservati interventi di asporto dei materiali incongrui (soprattutto polveri di cantiere) e di abbassamento delle aree abrase e delle piccole cadute con applicazione di acquerello nero.
Conservata in cornice moderna, l'opera fa parte di un piccolo gruppo di ritratti di eccIesiastici legati all'ordine dominicano, tutti realizzati con lo stesso stile. Tra questi, uno raffigura papa Benedetto XIII prima della ascensione al soglio pontificio (1724); un secondo raffigura un notabile morto nel 1744: queste date posso fornire, almeno a larghe maglie, gli estremi per la realizzazione del nucleo. L'opera è stata attribuita, dalle ricerche svolte dalla Soprintendenza di Messina, ad un ignoto pittore siciliano del XVIII secolo.
Ad integrazione delle note conservative sopra riportate, redatte nel 2015, nei sopralluoghi svolti nel luglio e ottobre 2021 sono stati osservati interventi di asporto dei materiali incongrui (soprattutto polveri di cantiere) e di abbassamento delle aree abrase e delle piccole cadute con applicazione di acquerello nero.
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